domenica 27 gennaio 2013

.Viola di mare.

Ciao a tutti nuovamente.:)
A richiesta, "Viola di mare".

Iniziamo a dire che è un film molto recente, precisamente del 2009. E già questo, è un elemento importantissimo, in quanto il film tratta di un argomento secondo me molto antico, ma pubblicizzato e ampliato dalla comunicazione di massa ai limiti dell'insopportabile: l'omosessualità. E in effetti, l'intolleranza è quello che si vuole raggiungere, vedesi la posizione delle istituzioni religiose. O, molto più semplicemente, basta che andiate sulla pagina di Wikipedia; vedrete che su questo film, che si meriterebbe tutti i complimenti, al contrario di altre pellicole, ci sono solo poche righe: i premi ricevuti, da dove è tratto, delle curiosità e una trama insignificante. 
Ebbene questo film, a dispetto di tutte le religioni, di tutte le pagine internet, vuole omaggiare l'omosessualità, innanzitutto con il titolo: la viola di mare è, infatti, un pesce realmente esistente. Si tratta di Coris Julis, un pesce appartenente alla specie proterogina. E', ossia, ermafrodita. Nasce femmina e diventa maschio. E', sostanzialmente, quello che succede nel film alla protagonista. Ovviamente, su Wikipedia potete trovare il riferimento del titolo, ma non il fatto che sia l'elemento cruciale del film.
Ma andiamo con ordine.
La storia è ambientata in un'isola della Sicilia dell'800.
Narra di una ragazza, di nome Angela, figlia di Salvatore ( interpretato da Ennio Fantastichini ), uomo più influente del paese, in quanto gestore di una cava di tufo, unica risorsa che fa vivere quell'isola.
Quando suo padre è al lavoro, Angela esce e gioca con altri due bambini in particolare: Tommaso e Sara.
Le cose vanno avanti spensieratamente, con spezzoni-chiave in cui Angela stuzzica Sara ed è gelosa di Tommaso, fin quando, ahimè, un giorno, Sara parte con la sua famiglia. 
Angela, da allora, è silenziosa e speranzosa al contempo, va ogni giorno in riva al mare, dove ha lasciato Sara per l'ultima volta.
Ora, è il caso che interrompa un attimo il racconto, per spiegare alcuni elementi-base della critica cinematografica.
I film del 1920 in particolare, erano caratterizzati dal rapporto senso-motorio: ad una situazione iniziale ( S ) corrispondeva una reazione-azione ( A ) che generava una seconda situazione ( S' ). Ad esempio, se uno sceriffo riceveva la notizia che un bandito era scappato ( situazione iniziale S ), decideva che fare, lo faceva ( azione A ) e la situazione iniziale si modificava ( S', magari il bandito è catturato ).
Torniamo dunque alla trama.
Si ha Sara che è partita.
Un giorno, Sara ritorna. Appena Angela lo viene a sapere, si precipita a vederla. Ovviamente non sono più bambine, hanno almeno venti anni. Questo è un altro punto cruciale, perchè è inserito il tema della bellezza: se, cioè, Angela, da bambina, sospettava che Sara le piacesse, ora, vedendo il suo volto e il suo corpo, è completamente convinta e, pertanto, innamorata.
Il punto è che però Sara è cambiata, e sembra non voler ricambiare le attenzioni di Angela.
Quest'ultima decide di portare Sara sulla scogliera, e le dice: "Ci sono venuta ogni giorno dopo che te ne sei andata..." Di tutta risposta, Sara: "Sì? ...E Tommaso? Che fine ha fatto?" 
Assistiamo a un altro colloquio di Angela e Sara dopo tanti anni, in cui Angela si dichiara. Sara stende gli indumenti al filo, e appena sente la dichiarazione di Angela pensa sia uno scherzo, e ride. Poi, quando Angela la bacia, lei scappa. D'istinto non accetta il gesto di Angela e le dice chiaramente che quello non è un gioco che non sono più bambine. I giorni seguenti, Sara non si fa vedere, e quando Angela tenta di andare a trovarla a casa, è respinta dai parenti. Poi, viene a sapere che Sara è promessa in sposa a Tommaso. 
Le scene scorrono, e giungiamo al momento della festa religiosa del paese. C'è una processione caratteristica, durante la quale Sara, ferma credente, ne è partecipe. Angela, scappata di casa, corre, si infiltra tra il popolo, cerca Sara, la porta dietro uno scoglio e la bacia, fanno l'amore. E così arriva un altro momento importante del film: Salvatore comunica alla figlia che è promessa in sposa a Ventura. Angela si oppone al padre.
Mi fermo di nuovo, perchè devo dire una cosa importantissima.
Prima di tutti questi avvenimenti, in particolare quando Angela, Sara e Tommaso sono ancora piccoli, il film ci mostra delle scene in cui Angela è continuamente punita dal padre. Tutti possono pensare ( il film porta a credere questo ) che è punita in quanto ribelle: è, infatti, una bambina che fuma, che scappa di continuo di casa, che torna tardi a cena. In realtà non è per questo che il padre la picchia e le urla contro. Succede, piuttosto, perchè Salvatore ha sempre desiderato un figlio maschio, e non ha mai accettato Angela. Conferma della mia tesi è la frase che Salvatore rivolge alla figlia: "Che fossero quelle erbe che ti facisti? Si fussi nata masculo, putissi fumari. Ma nascisti fimmina, e non poti fumari."
Tutta l'infanzia e l'adolescenza di Angela sono dominate dalle continue violenze del padre. Violenze che la bambina, ormai donna, sopporta con pazienza, perchè le sembrano nulla di fronte alla possibilità di vedere Sara, anche solo per un attimo. Tutto questo non è di mia invenzione, ma viene espresso da Angela. In una scena del film, infatti, vediamo Angela avviarsi verso Sara dolorante. Sara le chiede, preoccupata, cos'ha. E Angela risponde: "Nulla, lascia stare! Ora sono con te, no?"
E qui compare un altro tema che ha lunga tradizione letteraria: soffrire, superare mille prove, per poi raggiungere l'amore.
Ritorniamo, per l'ennesima volta, alla storia.
Siamo rimaste ad Angela che si oppone al padre. Questa è un'opposizione cruciale, in quanto non si tratta solo del "classico" 'lasciami stare' che gli ha sempre detto da bambina. Qui, ventenne e consapevole, Angela dice a Salvatore che non vuole sposare Ventura perchè innamorata di Sara.
E' una posizione importante, culturalmente, oltre che per il fatto che genera un altro movimento del film.
Dobbiamo considerare, infatti, che ci troviamo all'epoca dello sbarco dei Mille. Che prendere una posizione di questo genere, con un padre-padrone, non è di poco conto.
Personalmente, credo che oggi l'omosessualità sia libera, mentre prima era solo vista come scandalo... ma nel film assume una posizione ancora differente, e, pertanto, interessantissima! Infatti, dopo la dichiarazione di Angela, vediamo che tutti tornano nelle proprie camere. Sembrano non essersene importati nulla, anche se in realtà tutti aspettavano la reazione del prepotente Salvatore... che non tarda ad arrivare. Si sentono delle urla, Angela è presa dal padre e rinchiusa in cantina. Si potrebbe pensare, erroneamente, che il padre segrega la figlia perchè non accetta la sua omosessualità; invece lo fa ancora per il motivo di prima: Angela è donna e non può imporsi. Se fosse stata maschio avrebbe potuto fare quello che voleva, ma è donna e deve sottostare all'uomo. Dunque, l'omosessualità, anche se siamo nell'800, viene accettata. Semplicemente la volontà di Angela non si può momentaneamente realizzare perchè donna, essere inferiore.
Il film procede: le viene negato cibo e acqua per diversi giorni.
Sara si accorge dell'assenza di Angela e si preoccupa. 
Collegamento con l'infanzia: Angela e Sara bambine. Sara vede che Angela è dolente e capisce che le è stato fatto qualcosa... Ora, a distanza di anni, Sara si preoccupa perchè ha lo stesso sospetto. E' tuttavia possibile, ma non confermato, nè spiegato, in tutto il film. Questa scena è comunque di rilievo, perchè capiamo che Sara finalmente ricambia il sentimento di Angela.
Ovviamente il film acquista maggior movimento, assistiamo al solito crescendo: Sara cerca Angela alla scogliera, chiede di lei in giro, va alla cava del padre per vedere se c'è; poi va a casa sua e la cerca, finchè si mostra ai genitori. Questa è la solita pointe. I parenti le rispondono che è malata e che deve allontanarsi da quella casa. Sara capisce che ad Angela è successo qualcosa, ma non sa cosa fare. In tutto questo, assistiamo all'evoluzione del tema dell'amore e delle prove, prima citato: Angela è morente, senza cibo nè acqua, ma appena sente la voce di Sara, si alza e tenta di farsi sentire, seppur invano. 
Nuova svolta del film è data dalla madre di Angela, che decide di liberarla con uno stratagemma ( anche questo è riscontrato nei libri e ha tradizione letteraria ): poichè il prete del paese e una sua parente avevano avuto un figlio, e dunque il prete aveva un debito verso quella famiglia, gli si chiede di dire pubblicamente che Angela in realtà è un maschio, ed era stato un suo errore registrarla come donna.
Ho detto che questo, insieme ad altro, si trova nei libri e proviene da lunga tradizione letteraria... è raro che queste situazioni ( mi riferisco in particolare all'intervento del parente ) si trovino nei film. Questa cosa è giustificabile dal fatto che "Viola di mare" in realtà è ispirata a un romanzo.
Angela, così, esce dalla cantina e prende l'identità di un maschio. Le tagliano i capelli, le mettono delle fasce sul seno per coprirglielo e stringerlo, per farle sembrare il torace "piatto", le fanno inserire la carta nei pantaloni per mostrare che lei era in realtà dotata dell'organo maschile... e così può finalmente sposare Sara.
Ecco, dunque, che è riconfermata la teoria secondo la quale l'omosessualità viene accettata. 
Ovviamente, nel paese, pochi credono a questa trasformazione. Compreso Tommaso. Ma tutti portano rispetto a don Salvatore, per cui sono votati al silenzio. E così, il pesce ermafrodito, si è evoluto. Da femmina  a maschio. Sembra che ci sia un lieto fine... e invece no. Ci sono altri tre episodi cruciali, che servono a dare movimento al film, sebbene in modo diverso. Il primo, che mostra una lettera per Angela, ormai diventata "Angelo", enunciante la chiamata al servizio militare. Ovviamente, Angelo/Angela viene scartata alla visita medica, in quanto donna. Il secondo, che mostra Angelo/Angela recarsi per motivi di lavoro ( ormai lei/lui lavora alla cava del padre ) da un impiegato, per discutere di una partita di tufo. L'uomo non c'è, e Angelo/Angela si bacia con la moglie. Torna a casa, e Sara si accorge del profumo femminile. La liquida dicendo: "A furia di spacciarti per maschio, ora ci sei diventata, eh?" E infine il terzo, che consta di un dialogo tra Angela e Sara.
Angela: "Cosa pensi quando vedi le altre donne con la pancia? Ti manca?"
Sara: "Un po'"
Così Angela va da Tommaso e gli chiede, gentilmente, di fare un figlio con Sara, in virtù di quell'antico amore che lui le recava.
Tommaso, ovviamente, accetta, solo, però, dopo aver picchiato Angela e averla "smascherata", umiliata.
Così Sara è incinta.
La scena dell'atto sessuale tra Sara e Tommaso è particolare, in quanto avviene, sostanzialmente, quello che sarebbe dovuto avvenire se loro si fossero sposati; ma notiamo che mentre Tommaso è preso da Sara, Sara chiude gli occhi e quasi "sopporta", pensando ad Angela e al suo sacrificio d'amore.
Uso l'espressione "sacrificio d'amore" perchè il film termina con la morte di Sara, causa parto. Ovviamente l'intento del film era farci dimenticare che siamo nell'800. E che quindi si può morire di parto.
Scena finale, quindi: Sara morta, Angela che riprende le sembianze femminili, e, ormai evoluta e pronta anche alla morte, si rivela come donna a tutto il paese, con il bambino in mano. 
Il film qui si chiude, ma del bambino non viene detto nulla, nè che fine fa Angela. Se siamo buoni osservatori, però, noteremo che l'ultimo fotogramma mostra il bambino in mano a Tommaso. Si presume, quindi, che Angela morirà e che il bambino verrà cresciuto dal legittimo padre. Immagino che Angela muoia, anzi, ne sono completamente sicura, perchè fa un gesto esemplare: si mostra donna davanti a tutti, padre compreso. Pronta a morire. Il suo è un suicidio. E' ovvio che il padre non reggerà più, ora, e la ucciderà.
Comunque, c'è un'altra interpretazione del gesto di Angela. Leggiamo cosa accade alla Coris Julis precedentemente citata: "Torna di nuovo maschio dopo che l'acqua si è presa le sue uova". Nel film, Angela torna di nuovo donna, dopo che Sara è morta ed è nato il bambino, paragonabile semanticamente alle uova della Coris Julis.
Spero di essere stata abbastanza chiara, nel corso del film, ma devo ovviamente fare un'analisi più specifica, legata alla cinematografia.
Questo film si colloca nel XXI secolo. Non siamo più di fronte alle pellicole del 1920, che erano strutturate secondo lo schema S A S'. Eppure, qui c'è, e numerose volte. Analizziamole.
1) Sara è partita, Angela è triste. ( S )
Sara ritorna ( A )
Angela è felice ( S' )
2) Angela pensa di riconquistare Sara ( S )
Scena del bacio mentre Sara stende gli indumenti ( A )
Non ci riesce ( S' )
3) Angela dichiara la sue intenzioni al padre ( S )
Il padre la segrega ( A )
Angela è prigioniera ( S' )
4) Angela è prigioniera ( S )
Stratagemma del prete ( A )
Angela è libera ( S' )
5) Angela e Sara si sposano ( S )
Tommaso mette incinta Sara ( A )
Nasce il figlio, Sara muore ( S' )
E' ovvio, quindi, che i due episodi della chiamata al servizio militare e del bacio con la moglie del dipendente, sono stati inseriti solo per creare suspance, ma la scena di Tommaso e Sara che sono in atto sessuale è inserita per trasformare la situazione iniziale S in situazione finale S', poichè c'è stata la scelta di non terminare  il film con il matrimonio.
Un'ultima osservazione: la colonna sonora è stata affidata a Gianna Nannini. Non a caso, ritengo, dato i suoi precedenti legati all'omosessualità. E' comunque, molto significativa, e secondo me descrive alla perfezione il film. Eccola qui :)
Soffermiamoci su alcune parole:
"Ci sarà qualcosa nei tuoi occhi, Viola.
Ci sarà qualcosa per cui valga la pena..."
Ovviamente, compare il termine "viola" perchè, come dicevo prima, questo testo è stato scritto appositamente per il film. La frase significativa, tuttavia, è la seconda, che rimanda alle sofferenze di Angela, per avere Sara. A tutte le violenze fisiche subite dal padre, e anche alla sua trasformazione da donna a uomo.  Tutto questo, per Sara, "valeva la pena" farlo.
Il culmine, poi, si raggiunge nel ritornello:
"A te che te ne vai, dono la mia dolcezza.
Estrema verità, eterna mia incertezza."
Queste parole, sono come pronunciate da Angela a Sara: Sara se n'è andata, ed era l'"estrema verità" di Angela, nel senso che era, ancora una volta, l'unica cosa per cui valeva la pena vivere; ed anche l'"eterna incertezza", perchè Angela ha dovuto combattere per ottenerla. Da piccola era un gioco, da donna, inizialmente Sara non ricambiava...
C'è un'altra frase, che fa riferimento a due momenti diversi del film: "il gioco è cominciato, è già finito il gioco". Questo gioco, può essere interpretato sia come il passaggio dall'infanzia all'età adulta, e quindi come Angela che si ritrova a fare i conti con la conquista reale dell'amata ( a conferma anche le parole di Sara "non siamo più bambine, non è più un gioco" ); oppure lo si può vedere come la loro vita matrimoniale, il sogno realizzato, ma già finito, dato che è sopraggiunta la morte di Sara. Se si scegliesse questa interpretazione, a mio avviso è sbagliato l'uso della parola "gioco" in riferimento a un sogno.
Nella canzone, ancora, è descritto il rapporto di Angela con il padre, visto da Sara: "sogno che entra il mare in questo bosco di frattaglie... ed io conosco i funghi, e tu raccogli i fondi." Si può dire che i funghi simboleggiano l'ossessione di don Salvatore, il marcio che viene impresso su Angela. E in tutto questo, però, lei non si fa vedere, lei lo nasconde, così Sara può fare un'unica cosa: raccogliere i fondi, che secondo me sono il bello che resta del mare. Osservazione importante: il mare, in questo caso, non concorda con la prima frase ( sogno che entra il mare in questo bosco di frattaglie ); perchè, nel primo caso, il mare è concretizzato dall'entrata di Sara, di una cosa bella, nella vita di Angela. Ma nel secondo caso, il mare diventa Angela stessa ( Viola di mare ), di cui si possono raccogliere i bei frutti. Ed è così che ne esce una seconda interpretazione: da quando Sara ritorna, grande, in Angela ormai è già in atto il processo di trasformazione che avviene nella Coris Julis. Solo che ancora non si è concretizzato nella fisicità. Quando si concretizza, ecco che Sara può raccogliere il bello ( il bambino ), ed Angela torna alla sua vita di bosco, di marcio, di funghi.
Ultima osservazione, ancora sulla Coris Julis: degli studi hanno dimostrato che il cambio di sesso dura cinque mesi. Nel film, non è specificato in quanto tempo Angela diventa Angelo, ma di sicuro si tratta di mesi, perchè dobbiamo considerare la fase della segregazione in cantina, poi il taglio di capelli, le fasce sul seno e, infine, la resa al pubblico. Nel libro, la prigionia di Angela ( che in realtà si chiama Pina ) dura due anni, ed è per questo che, secondo me, nel film, è resa meglio l'identità di Angela-pesce.
Spero che vi sia piaciuto! 
A presto, con "City of Angels".
Sara.

5 commenti:

  1. Beh, che dire. Mai visto questo film. Mi aveva incuriosito un po' la trama letta su Wikipedia (scarnissima come dici tu). Ora leggendo la storia cercherò di vederlo!
    Ultimo pensiero (secondo me): l'amore è amore. Non importa se esiste tra due donne, due uomini o tra uomo e donna.

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    1. Ciao di nuovo!
      Ovviamente sì, lo penso anch'io, ma essendo un'analisi di una pellicola, non volevo "parteggiare" per nessuno:)
      Wikipedia, per ovvie ragioni, nasconde, ma posso consigliare un sito in cui la trama è più dettagliata ( c'è anche una piccola recensione ):
      http://www.cinemaepsicoanalisi.com/viola_di_mare.htm
      A presto;)

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  2. c'è un errore, il padre di Angela muore cadendo in un pozzo seguito successivamente dalla cognata con la quale aveva una relazione carnale di cui la moglie era pienamente al corrente. Tommaso non tiene la mano del bambino, nell'ultimissima scena Angela bacia il piccolo e guarda Sara morta mentre sua madre la sostiene. Per me sta a significare che Angela vivrà come madre del bambino insieme alla madre nel ricordo eterno di Sara.

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  3. Ci sono molte inesattezze in questa recensione...il padre è già morto alla fine del film e infatti Angela torna donna per fare da madre al bambino.

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    1. Ma infatti!! Forse ha visto un’ altra versione ahahha

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